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Cosa bisogna sapere sul DSA - Digital Service Act

a cura di Gianluca Bogialli
Il Digital Services Act (DSA) rappresenta uno dei passi più significativi verso la regolamentazione del mondo digitale, affrontando le sfide poste dall'era digitale in rapida evoluzione. Questo atto legislativo, proposto dalla Commissione Europea, mira a creare un quadro normativo moderno ed equo per le piattaforme online, garantendo al contempo la protezione dei diritti fondamentali degli utenti e promuovendo una concorrenza leale nel mercato digitale.
9/1/2023

L'esplosione delle piattaforme digitali e dei servizi online ha portato a numerosi vantaggi, ma ha anche sollevato preoccupazioni significative riguardo a questioni come la sicurezza online, la diffusione di contenuti illegali o dannosi, la tutela della privacy e il potere di mercato delle grandi aziende tecnologiche. Il DSA cerca di affrontare tali sfide stabilendo nuove responsabilità e obblighi per i provider di servizi digitali, indipendentemente dalla loro dimensione, al fine di garantire un ambiente online più sicuro e affidabile.

Tra gli aspetti chiave del DSA vi è l'obbligo per le piattaforme di prendere misure atte a prevenire la diffusione di contenuti illegali, come discorsi d'odio, disinformazione, prodotti contraffatti e altro ancora. Inoltre, le piattaforme dovrebbero avere procedure chiare per la segnalazione e la rimozione di tali contenuti, garantendo un processo trasparente e tempestivo.

Il DSA è quindi una legge innovativa che si applica a qualsiasi operazione digitale che serve l’UE, obbligando le piattaforme digitali a essere legalmente responsabili di tutto, dalla diffusione di notizie false alla manipolazione dei consumatori e alle attività criminali, tra cui l’abuso di minori. La legge si applica a grandi e piccoli operatori, ma le regole sono suddivise in livelli, con le obbligazioni più rigorose che si applicano a 17 aziende tra cui Facebook e Amazon che sono state designate come “piattaforme online molto grandi”, e due “motori di ricerca online molto grandi”: Google e Bing. Coloro che non rispettano le regole rischiano sanzioni, tra cui multe salate - che potrebbero arrivare a centinaia di milioni di euro - e un divieto in tutta l’UE.

Il DSA è stato proposto dalla Commissione europea nel dicembre 2020 come parte del pacchetto di riforme del mercato unico digitale dell’UE. L’obiettivo principale della legge è quello di proteggere i consumatori online e garantire la concorrenza equa nel mercato digitale dell’UE. Il DSA mira a creare un ambiente online più sicuro e affidabile per gli utenti dell’UE, fornendo loro maggiori diritti e protezioni.

Il DSA prevede anche la creazione di un nuovo organismo di regolamentazione dell’UE chiamato “Autorità europea per la tutela dei consumatori digitali”. Questo organismo avrà il compito di garantire il rispetto delle norme del DSA da parte delle piattaforme digitali e di proteggere i diritti dei consumatori online.

Sicurezza online

Per le big tech, il DSA comporta una serie di nuovi obblighi, tra cui:

  • Un maggiore controllo sui contenuti illegali: le big tech dovranno adottare misure più stringenti per rimuovere contenuti illegali, come hate speech, incitamento alla violenza e contenuti pedopornografici.
  • Una maggiore trasparenza sugli algoritmi: le big tech dovranno rendere pubblici i propri algoritmi di raccomandazione, in modo da consentire agli utenti di comprendere meglio come vengono presentati i contenuti.
  • Una maggiore responsabilità per le pubblicità: le big tech dovranno garantire che le pubblicità siano trasparenti e non discriminatorie.

Per le piccole imprese, il DSA comporta alcuni obblighi, ma meno stringenti rispetto a quelli delle big tech. Ad esempio, le piccole imprese non sono tenute a rimuovere automaticamente i contenuti illegali, ma devono comunque adottare misure ragionevoli per segnalarli.

In termini di roadmap, le big tech hanno avuto tempo fino al 25 agosto 2023 per adeguarsi al DSA. Le piccole imprese, invece, hanno tempo fino al 25 febbraio 2024.

Tra i punti di interesse, il DSA introduce una serie di novità che potrebbero avere un impatto significativo sul mercato digitale. Ad esempio, il DSA potrebbe rendere più difficile per le big tech diffondere contenuti illegali e disinformativi. Inoltre, il DSA potrebbe promuovere una maggiore concorrenza nel mercato digitale, in quanto le piccole imprese potrebbero avere maggiori opportunità di farsi conoscere.

Quali sono le principali azioni che metteranno in pista le aziende impattate?

  • Un maggiore investimento nella moderazione dei contenuti: le aziende dovranno adottare misure più stringenti per rilevare e rimuovere contenuti illegali, come hate speech, incitamento alla violenza e contenuti pedopornografici. Questo potrebbe comportare l'assunzione di nuovo personale, l'utilizzo di nuove tecnologie o l'implementazione di nuovi processi.
  • Una maggiore trasparenza sugli algoritmi: le aziende dovranno rendere pubblici i propri algoritmi di raccomandazione, in modo da consentire agli utenti di comprendere meglio come vengono presentati i contenuti. Questo potrebbe comportare la pubblicazione di documentazione tecnica, la creazione di strumenti di spiegazione o la fornitura di maggiori informazioni agli utenti.
  • Una maggiore responsabilità per le pubblicità: le aziende dovranno garantire che le pubblicità siano trasparenti e non ingannevoli, fornire agli utenti informazioni sui dati raccolti per indirizzare le pubblicità e consentire agli utenti di rifiutare la pubblicità mirata. Questo potrebbe comportare l'aggiornamento delle politiche di pubblicità, la modifica delle pratiche di targeting e la fornitura di nuove opzioni agli utenti.
Sicurezza online

Inoltre, le aziende dovranno adottare una serie di misure per garantire il rispetto del DSA, come ad esempio:

  • Formare il personale sui nuovi obblighi;
  • Adottare un sistema per la segnalazione dei contenuti illegali;
  • Collaborare con le autorità competenti;
  • Mettere in atto un processo di revisione e valutazione periodici.

L'impatto del DSA sulle aziende impattate sarà significativo, ma anche positivo. Il DSA mira a creare un ambiente online più sicuro e trasparente, che benefici sia degli utenti che delle aziende.

Cosa cambierà per il consumatore?

Il Digital Services Act (DSA) dovrebbe avere un impatto positivo sui consumatori in una serie di modi.

In primo luogo, il DSA dovrebbe rendere più facile per i consumatori segnalare contenuti illegali. Le aziende dovranno fornire un sistema per la segnalazione dei contenuti illegali e dovranno rispondere alle segnalazioni in modo tempestivo. Ciò dovrebbe rendere più difficile per i contenuti illegali rimanere online.

In secondo luogo, il DSA dovrebbe rendere più trasparente il modo in cui le aziende utilizzano gli algoritmi di raccomandazione. Le aziende dovranno rendere pubblici i propri algoritmi di raccomandazione, in modo da consentire agli utenti di comprendere meglio come vengono presentati i contenuti. Ciò dovrebbe aiutare gli utenti a prendere decisioni più informate su quali contenuti consumare.

In terzo luogo, il DSA dovrebbe rendere più responsabile le aziende per la pubblicità online. Le aziende dovranno garantire che la pubblicità sia trasparente e non ingannevole, fornire agli utenti informazioni sui dati raccolti per indirizzare la pubblicità e consentire agli utenti di rifiutare la pubblicità mirata. Ciò dovrebbe aiutare a proteggere gli utenti da pratiche pubblicitarie aggressive.

Alcuni esempi concreti di come incideranno queste norme.

  • Un social media potrebbe essere obbligato a rimuovere un post che incita alla violenza contro un gruppo di persone.
  • Un motore di ricerca potrebbe essere obbligato a fornire informazioni più dettagliate sull'algoritmo che utilizza per generare i risultati di ricerca.
  • Un'azienda di pubblicità online potrebbe essere obbligata a fornire agli utenti la possibilità di rifiutare la pubblicità mirata.

È ancora presto per dire con certezza come verranno applicate queste norme e quale sarà il loro reale impatto. Tuttavia, possono avere un impatto significativo sull'esperienza online di un utente.

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